Il dilemma dello scrittore: Sci-fi o fantasy?

 


Sono di nuovo all'opera, la creatività non dorme mai. In attesa di portare Linee di morte ai prossimi eventi e organizzare salotti letterari e presentazioni, ho già in mente nuovi progetti.

Ma sono un pò indeciso, in realtà...

Il nuovo genere ha riscontrato un successo notevole, rispetto al fantasy epico impegnato della Saga della Corona delle Rose, ma guardando i nuovi episodi della serie Amazon "La Ruota del Tempo" mi è anche venuta una gran voglia di tornare nel mio mondo fantasy.

Mi sarebbe piaciuto raccontare l'avventura di un personaggio della Saga (non dirò il nome, per evitare spoiler) dopo gli eventi finali, in una sorta di epilogo, mostrando situazioni legate al mondo malvagio dell'Haorian. 

Ma ho anche un'altra idea, che non escluderebbe la stesura di un nuovo romanzo di fantascienza e sarebbe quella di editare tutto il materiale di Arbor per realizzare un Compendio storico/geografico del mondo, comprensivo di spiegazioni dettagliate riguardo a artefatti magici, ordini militari, magici e religiosi, creature e luoghi.

Voi cosa mi suggerireste di fare?

A che punto siete con le letture dei miei libri?

Mi piacerebbe sapere quale libro vi è rimasto di più nel cuore: la Saga o Linee di morte?


Commenti

  1. Felice di poter lasciare un commento, ovvio caro Gianluca che quello che chiedi è come se uno dovesse scegliere tra la "nutella" e la "crema del discount" buone entrambe ma con differenze molto notevoli, purtroppo il genere fantasy che ti caratterizza è una "cosa" non adatta a tutti perchè legata comunque a concetti e stile narrativo molto più complesso rispetto ad altri generi, l'individualità dei personaggi, le caratteristiche di ogni popolo, le intricate trame ed i vari intrecci tra storie e personalità non consentono una lettura "da spiaggia" dei romanzi, lo stesso Signore degli Anelli non è un romanzo semplice e, tolto l'enorme successo che ha avuto grazie alla versione cinematografica a mio avviso sarebbe rimasto un capolavoro conosciuto dai soli "addetti al settore", il lavoro da te realizzato nel corso degli anni (e sono veramente tanti anni che lavori al mondo di Arbor) è assolutamente un'opera titanica meritevole di far parte dell'immaginario fantasy degli appassionati, (io stesso sono cresciuto con le tue storie e con i tuoi libri e oggi non riesco ad immaginare un'avventura a D&D dove non siano presenti i Nirb) hai creato un mondo eccezionale ma di difficile approccio a chi non è del "settore", il nuovo romanzo è senza dubbio avvincente e di più semplice lettura, pertanto penso che proprio questa caratteristica lo porti ad essere apprezzato da un pubblico più vasto, è stato bellissimo vedere che come scrittore sei versatile, di ampie vedute e che comunque il talento della narrazione scorre nelle tue vene. "Linee di Morte" non è un romanzo fine a se stesso, comunque sottintende qualcosa che va ben oltre la semplice storia raccontata (e qui ci sarebbe molto di cui parlare, è sempre ben delineato lo stile profondo e ricercato che caratterizza i tuoi romanzi), la fine che faremo come razza umana nel mondo reale? una valida e non scontata ipotesi la tua, alla fine i rapporti umani primordiali l'avranno sempre vinta sui rapporti materiali. Nel cuore ci sarà sempre Arbor ormai fa parte di me e ci sarà sempre lo spazio per nuove ed incredibili avventure, hai fatto benissimo a cimentarti in altro e a mio giudizio con ottimi risultati, un consiglio procedi sempre per la tua strada e fa sempre quello che ti senti perchè ad oggi sono le cose che caratterizzano il tuo talento, Arbor vivrà sempre.

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